Dopo solo quattro giornate il Milan cambia. Nonostante i 7 punti in classifica, miglior inizio di campionato dal 2009 ad oggi, il tecnico rossonero dovrà applicare qualche correttivo alla tattica rossonera, perché se è vero che il nuovo ‘Diavolo’ segna e diverte, è pur vero che prende anche tanti gol. Ovviamente Filippo Inzaghi non vuole sconfessare il suo credo, ma adottare un atteggiamento che consenta ai propri centrocampisti e anche agli attaccanti di movimento, di partecipare maggiormente alla fase difensiva, garantendo maggiore protezione al reparto arretrato.
Così, dal 4-3-3 che è stato fin qui adottato sin dalla prima amichevole estiva, nei prossimi giorni il Milan passerà al 4-2-3-1, uno schieramento tutt’altro che nuovo dalle parti di Milanello e che si è già visto per uno spezzone di gara contro l’Empoli, martedì sera. L’infortunio dopo soli 30 minuti dell’olandese Van Ginkel, ha costretto l’allenatore del ‘Diavolo’ a tornare al modulo tanto caro a Clarence Seedorf, principalmente per la penuria di centrocampisti a disposizione. Contro il Cesena, stando a quanto anticipa la ‘Gazzetta dello Sport’, dovrebbe rientrare dal primo minuto Essien, ma quello che preoccupa Inzaghi è anche il far coesistere i tanti calciatori con propensione offensiva, ossia Bonaventura, El Shaarawy, Honda e Menez.
Con Fernando Torres che sarà confermato attaccante centrale, Menez dovrebbe dunque agire da trequartista centrale, visto che allargarsi sugli esterni non gli viene proprio congeniale. A questo punto, gli altri due ruoli dovrebbero essere occupati dai fantasisti Bonaventura, a sinistra, e Honda a destra, sacrificando inevitabilmente El Shaarawy. Il lavoro più duro, spetterà dunque ai due centrali di centrocampo che dovranno fare da scudo alla difesa: Essien e De Jong sembrano la soluzione più naturale, ma anche Poli potrebbe adattarsi a giocare di fianco all’olandese. In difesa, infine, Rami potrebbe scalzare il deludente Bonera.
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